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Notizia 22/11/2019

Hai un cliente Senior? Scopri come dovresti allenarlo

Autore: Sandro Roberto - Founder Forte Fitness



Allenare il Senior non è cosi semplice come sembra, richiede pazienza, preparazione e tanta dedizione per quello che si fa.

La tipologia di clientela che circola nelle palestre è molto eterogenea, differenziandosi non solo in base agli obiettivi ed alle esigenze che portano generalmente un cliente tipo ad iscriversi, ma anche in base alla fascia di età.


La figura del Personal Trainer soprattutto a Roma, più di quella dell’istruttore, rappresenta un punto di riferimento per il cliente e le lezioni di personal training sono continuamente messe a dura prova da richieste di nozioni scientifiche su metodiche allenanti, esercizi e loro varianti, consigli alimentari (sempre nei limiti consentiti dalla legge); tutte informazioni che alla fine fanno la differenza tra un professionista vero ed una delle tante figure improvvisate che purtroppo ancora oggi si vedono circolare nelle palestre.


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Per garantire un servizio di qualità, il Personal Trainer molto spesso deve necessariamente collaborare con diverse figure professionali: medico, nutrizionista, fisioterapista, ecc. 

La collaborazione con il medico diviene fondamentale soprattutto se si ha a che fare con un cliente senior che, a causa principalmente dell’età, può presentare determinate patologie e per questo motivo seguire una terapia farmacologica.


Anche se è possibile ottenere risultati a qualsiasi età, bisogna comunque considerare la differente risposta agli stimoli in base all’età del cliente ed alle variazioni fisiologiche che il corpo subisce col passare del tempo:



  1. diminuzione del metabolismo, con variazione della composizione corporea (aumento massa grassa e riduzione massa magra);

  2. diminuzione della forza massimale, dovuta principalmente ad una riduzione della massa muscolare e delle fibre di tipo II (sarcopenia);

  3. diminuzione della produzione di ormoni anabolici (ad esempio del testosterone).


Detto questo appare chiaro come l’allenamento, ben strutturato, possa svolgere un ruolo fondamentale non solo nel ridurre il declino fisico del cliente, ma anche nel contribuire a prevenire determinate problematiche di tipo metabolico che sono tipiche dei soggetti che hanno ormai raggiunto una certa età.


Purtroppo non sempre le proposte allenanti che circolano nelle palestre sono quelle più adatte per lavorare con un cliente senior. E’ tipico vedere schede con esercizi principalmente svolti su macchine isotoniche, con un numero alto di ripetizioni (15-20), tanta attività aerobica, molti protocolli a circuito, eccessivi lavoro di flessione e poca estensione, poco o assente lavoro di stabilizzazione e propriocezione, basse intensità, recuperi ridotti, ecc. Sicuramente lavori di questo tipo rappresentano una certa garanzia di sicurezza ed evitano infortuni, ma non sono sicuramente adatti a contrastare i segni dell’invecchiamento fisiologico di cui abbiamo parlato prima. 


Diversi studi hanno confermato come la forza muscolare rappresenti una componente critica nel mantenimento di determinate funzioni fisiologiche, della mobilità, ed anche della vitalità delle persone anziane. La sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare associata all’età, è stata associata non solo ad una perdita di forza, ma anche ad una compromissione funzionale, a disabilità, rischio di cadute e perdita di indipendenza da parte delle persone più anziane. 

Altri studi hanno messo in evidenza come il mantenimento di una buona massa muscolare anche in età avanzata sia inversamente correlato al rischio di tutte le cause di mortalità, problemi cardiovascolari e tumori. In più, il lavoro muscolare svolto con i pesi ha dimostrato di essere un valido aiuto nel contrastare la riduzione della densità minerale ossea (osteoporosi), che si verifica soprattutto nelle donne in menopausa a causa di un calo fisiologico dei livelli degli estrogeni. 

Tramite l’allenamento è possibile sfruttare il cosiddetto “effetto piezoelettrico”, cioè tutta quella serie di vibrazioni che si generano all’interno della matrice minerale ossea e che hanno come effetto finale un rimodellamento dell’osso stesso, grazie ad un aumento dell’attività degli osteoblasti, particolari cellule specializzate che favoriscono la deposizione di nuova matrice ossea.


Quindi, per concludere, sarebbe opportuno cercare di mantenere, ma anche aumentare, la massa muscolare nei clienti senior con un lavoro svolto principalmente contro resistenza, a corpo libero, con bilancieri e manubri, dalle 2 alle 3 volte a settimana, coinvolgendo i principali gruppi muscolari della parte superiore ed inferiore del corpo. 

Nella scelta degli esercizi sarebbe inoltre opportuno selezionare tutti quelli che permettano al cliente di ridurre eventuali vizi posturali (soprattutto cifosi e spalle anteposte), con un lavoro svolto ad escursione articolare completa e che permetta di equilibrare i muscoli agonisti-antagonisti. Al tempo stesso bisogna mantenere una buona funzionalità dell’apparato cardiorespiratorio effettuando lavori aerobici di 40-60’ al 60-70% della frequenza cardiaca massima da 1 a 2 volte a settimana. 

Vincenzo Cozzolino




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